CESSAZIONE DELLA CURAZIA e ISTITUZIONE DEL VICARIATO.

Come sopra ricordato il complesso ospedaliero venne costruito ecclesiasticamente, nel 1913, come "Curazia". Il termine in diritto canonico sta ad indicare una comunità di fedeli che si trovano assieme in un determinato luogo per una certa condivisa condizione di vita.

Nel caso del Frenocomio Civico per lo stato di malattia. La loro assistenza spirituale è affidata ad un sacerdote che ha il titolo di "Curato" e che, pur essendo dipendente del parroco del luogo, ha nella sua attività pastorale una limitata autonomia. Maggiore autonomia è stabilita dalle norme canoniche per un'altra figura territoriale: il "Vicariato".

Anche il Vicariato è costituito, come la Curazia, da una comunità di fedeli situati in un "luogo". Di essi ha la cura religiosa un sacerdote con il titolo di "Vicario". Le caratteristiche canoniche del vicariato sono sostanzialmente due:

  • è un territorio che, pur essendo parte di una parrocchia, non appartiene alla parrocchia, è a  sè stante.

  • in secondo luogo, il Vicario, nel compiere il suo ministero in favore dei fedeli del Vicariato, non è dipendente dal parroco ma risponde direttamente al Vescovo, di cui è "vicario". L'ambito della cura pastorale è tanto ampio quanto è richiesto dalle condizioni specifiche della comunità.

 

Nel 1944, tenendo conto dell'ampliata estensione  di attività dell'Ospedale Psichiatrico e dell'aumentato numero dei degenti, il Vescovo Mons. Antonio Santin intese provvedere in modo più consono alla cura pastorale del comprensorio.

Con decreto del 1° agosto di quell'anno soppresse la Curazia ed istituì il "Vicariato del Buon Pastore", rendendolo autonomo dalla parrocchia di San Giovanni Decollato e nominando un vicario.

   

Primo vicario è stato don Francesco Schuller.

Da un punto di vista canonico la situazione così definita rimase invariata fino al 1981.